IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

Guido Reni, Assunzione (1639)

Ogni anno l’8 dicembre si celebra il dogma che certifica come Maria sia stata preservata dal peccato originale. Il Papa compirà un atto di devozione privato nella Solennità dell’Immacolata

I FESTEGGIAMENTI IN PARROCCHIA
COSA VUOL DIRE IMMACOLATA CONCEZIONE
LA CURIOSITA’: COSA AVVIENE QUANDO LA FESTIVITA’ DELL’8 DICEMBRE CADE DI DOMENICA
LA PREGHIERA DI SAN COLBE
LA COLONNA DELL’IMMACOLATA IN PIAZZA DI SPAGNA E L’OMAGGIO DEI PAPI

I FESTEGGIAMENTI IN PARROCCHIA

Dal 5 dicembre ha inizio il triduo della solennità dell’Immacolata.

L’8 dicembre le S. Messe vengono celebrate con l’orario Festivo. Alle ore 15:30 si terrà la recita del Rosario all’Immacolata e il canto dei Vespri.

COSA VUOL DIRE IMMACOLATA CONCEZIONE

La Vergine di Vladimir

«Dio – sottolinea il Catechismo della Chiesa cattolica – ha scelto gratuitamente Maria da tutta l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio; per compiere tale missione è stata concepita immacolata». A proclamare il dogma fu l’8 dicembre 1854 papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus”. Un testo in cui si legge: «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale».

La solennità dell’Immacolata che nel pomeriggio dell’8 dicembre è anche occasione per riscoprire i tratti più delicati della maternità di Maria, rappresentati in decine di immagini e dipinti. Famosa in questo senso l’icona conosciuta come “La Theotokos (che significa madre di Dio) di Vladimir” o Madre di Dio della tenerezza, Madonna di Vladimir o Vergine di Vladimir. Dipinta nel XII secolo, venerata come protettrice della Russia, è conservata nella Galleria Tret’jakov di Mosca.

LA CURIOSITA’: COSA AVVIENE QUANDO LA FESTIVITA’ DELL’8 DICEMBRE CADE DI DOMENICA

Secondo il calendario romano, quando la solennità dell’Immacolata Concezione era stata di domenica, prevale la festa mariana per cui durante le Messe saranno adottati i testi liturgici propri.

Diverso il discorso per le diocesi, a cominciare da Milano, che seguono il rito ambrosiano. Qui la domenica ha sempre la precedenza, non solo in Avvento o in Quaresima ma durante l’intero Anno Liturgico. Significa che anche l’8 dicembre vengono adottati i testi propri della domenica.

LA PREGHIERA DI SAN COLBE

San Massimiliano Maria Kolbe

Sono tanti nella storia, i santi, i mistici che si sono rivolti alla Vergine Immacolata, che l’hanno cantata. Come Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941) il sacerdote polacco che si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia destinato alla morte nel campo di concentramento di Auschwitz. Kolbe che nel 1917 fondò assieme ad alcuni confratelli francescani la “Milizia dell’Immacolata, pregava così la Madonna:

Chi sei, o Signora? Chi sei, o Immacolata?

Io non sono in grado di esaminare in modo adeguato ciò che significa essere “creatura di Dio”.

Sorpassa già le mie forze il comprendere quel che vuol dire essere “figlio adottivo di Dio”.

Ma Tu, o Immacolata, chi sei?

Non sei soltanto creatura, non sei soltanto figlia adottiva, ma sei Madre di Dio e non sei soltanto Madre adottiva, ma vera Madre di Dio.

E non si tratta solo di un’ipotesi, di una probabilità, ma di una certezza, di una certezza totale, di un dogma di fede.

Ma Tu sei ancora Madre di Dio? Il titolo di madre non subisce mutazioni.

In eterno Dio Ti chiamerà: “Madre mia” …

Colui che ha stabilito il quarto comandamento, Ti venererà in eterno, sempre … Chi sei, o divina?

Egli stesso, il Dio incarnato, amava chiamarsi: “Figlio dell’uomo”. Ma gli uomini non lo compresero.

Ed anche oggi quanto poche sono le anime che lo comprendono, e quanto imperfettamente lo comprendono!

Concedimi di lodarti, o Vergine Immacolata.

San Massimiliano Maria Kolbe

LA COLONNA DELL’IMMACOLATA IN PIAZZA DI SPAGNA E L’OMAGGIO DEI PAPI

Colonna dell'Immacolata - Mauro Monti

Nel 1777, durante i lavori di rinforzo delle fondamenta di un edificio donato da Pio VI alle monache Benedettine di S. Maria in Campomarzio, venne alla luce una colonna di marmo di notevoli dimensioni: misurava 11,85 metri d’altezza e aveva un diametro di 1,45 metri.

Anche se il Papa ne ordinò subito l’estrazione, si dovette aspettare quasi un anno prima che i lavori iniziassero: le difficoltà infatti erano molte e fu necessaria un’accurata preparazione. Furono approntati 8 argani, al funzionamento di ciascuno dei quali furono preposte ben 16 persone.

Il 21 maggio 1778 la colonna venne finalmente estratta.

La sistemazione però non fu immediata perché nonostante fossero molti i progetti per il suo riuso, non si arrivò a stabilire una soluzione attuabile. Così la colonna giacque per 77 anni accanto al Palazzo di Montecitorio dove era stata fatta trasportare.

Si arriva così all’8 dicembre 1854: Papa Pio IX proclamò solennemente il dogma dell’Immacolata Concezione, con la Costituzione Apostolica Ineffabilis Deus , esprimendo la volontà di erigere a Roma un monumento che ricordasse l’evento alle generazioni future.

Era quella dunque l’occasione giusta per riutilizzare la colonna romana e fu proprio il papa ad indicare piazza di Spagna come luogo più adatto. I lavori furono finanziati da Ferdinando II Re delle Due Sicilie, come atto simbolico di riconciliazione con la Chiesa e affidati all’architetto Luigi Poletti. La posa della prima pietra avvenne il 6 maggio 1855, con la benedizione del cardinale Giacomo Filippo Franzoni, prefetto di Propaganda Fide.

La colonna fu prima ripulita e poi portata da Piazza Montecitorio fino a Piazza di Spagna avvalendosi di rulli e del lavoro di diversi carcerati. Ma non fu l’unico marmo ad arrivare nell’area del cantiere: furono necessari, infatti, 400 metri cubi di travertino soltanto per le fondamenta e il basamento, per non parlare delle statue e dei bassorilievi che contribuirono a decorarla.

La sera del 18 dicembre 1856 era tutto pronto per la complessa fase dell’innalzamento alla quale parteciparono 200 pompieri. E sempre i pompieri, il 5 agosto 1857, posizionarono sopra la colonna la statua in bronzo della Vergine, realizzata da Giuseppe Obici.

La solenne inaugurazione del monumento avvenne l’8 settembre 1857 alla presenza di Pio IX e per l’occasione, sulla facciata del palazzo dell’Ambasciata di Spagna, l’architetto Antonio Sarti fece installare su enormi colonne un balcone artificiale, destinato ad accogliere proprio il Papa per il rito dell’inaugurazione e  della benedizione.

Alla base del monumento sono presenti le statue dei quattro profeti che nella loro vita ebbero modo di parlare della Vergine: Mosè scolpito da Ignazio IacomettiIsaia, scolpito da Salvatore Revelli da TaggiaEzechiele, scolpito da Carlo Chelli di Carrara; David, scolpito da Adamo Tadolini di Bologna.

I bassorilievi del basamento, invece, rappresentano l’Annunciazione di Francesco Gianfrediil Sogno di Giuseppe di Nicola Cantalamessa Papottil’Incoronazione di Giovanni Maria Benzoni e la Promulgazione del Dogma dell’Immacolata di Pietro Galli.

Un terzo dell’altezza della colonna è avvolto da una griglia bronzea e in cima, al di sopra del capitello, un cilindro di marmo reca i simboli dei quattro Evangelisti. A loro volta essi sorreggono il globo terrestre e la luna su cui si eleva la statua dell’Immacolata, alta 4 metri e del peso di 70 quintali.

Un tempo c’erano anche 16 colonnette di marmi diversi, unite tra loro con aste di ferro, a proteggere il monumento alla base ma esigenze di traffico e di spazio, ne costrinsero la rimozione.

Fu Pio XII che iniziò per primo ad inviare i fiori in occasione della solennità mariana e l’8 dicembre 1953, giorno dell’apertura dell’Anno Mariano, a recarsi personalmente in piazza di Spagna; dopo di lui tutti i pontefici, fino ai nostri giorni, continuano questa tradizione molto cara ai romani.

Fonte: avvenire.it e TV2000

Ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2021